New life, new place

New life, new place

Heading North: Moray Tour, breve giro nella costa del Moray

Heading North: Moray Tour, breve giro nella costa del Moray

L’intenzione era quella di andare a caccia di aurora boreale. Tentare la fortuna dormendo due notti al Nord (o almeno piú a Nord di quanto io lo sia ora) e sperare che le condizioni meteo e aurora fossero dalla mia parte.

Invece no.

Nuvole a intermittenza, un fortissimo vento che avrebbe fatto volare me e il treppiede, una debole presenza dell’aurora sono state le conclusioni di questo viaggio.

Ma andiamo con ordine.

Giorno 1

La mia destinazione finale sarebbe stata Buckie, ridente cittadina del Moray che conta circa 8000 persone, posizionata sul mare e ottimo punto di partenza per visitare la zona.

280 kilometri (175miglia) mi sono sembrati troppi da fare tutti insieme cosí ho deciso di fare delle tappe lungo la strada. La prima tappa é stata a Dunnottar Woods [a circa 162 km (101 miglia)], in localitá Dunnottar (eh ba?) forse meglio conosciuta per il suo bellissimo castello a picco sul mare.

Ma la mia sosta prevedeva una passeggiata di un’oretta, per sgranchire le gambe, respirare aria buona e camminare tra i colori dell’autunno. Dunnottar woods, nonostante non abbia fatto il giro completo ha soddisfatto le mie necessità! Facile da raggiungere, parcheggio a disposizione, cartelli con mappa e distributore di guida del territorio gratis.

Dopo la passeggiata tra i colori autunnali mi rimetto in macchina e riparto alla volta di Elgin. Questa volta sono 125 kilometri (78 miglia), accettabili. Si riparte.

Perché Elgin? Perché ho una tessera che pago ogni mese per visitare gratis circa 8000 siti che appartengono all’Historic Environment Scotland e la voglio sfruttare. E anche perché a Elgin c’é una bellissima cattedrale in rovina che merita davvero di essere visitata.

9£ l’ingresso se appunto non siete membri dell’HES.

Obbiettivamente si sta parlando di una struttura di cui rimane davvero poco, ma forse é proprio questo che la rende affascinante. Fu fondata nel 1224 e ampliata ulteriormente a seguito di un incendio nel 1270. Nonostante resistette alle varie guerre di indipendenza scozzesi, fu un altro incendio a danneggiarla ulteriormente nel 1390 e un altro nel 1409… Purtroppo intorno al 1560 fi abbandonata e tutti i servizi furono spostati a St Giles.

Dopo la rimozione dell’impermeabilizzazione del tetto in piombo nel 1567, la cattedrale cadde costantemente in rovina. L’edificio era ancora in gran parte intatto nel 1615 ma nell’inverno del 1637 una tempesta fece crollare il tetto che copriva il ramo orientale. Nella primavera del 1711 crollò il campanile centrale sopra l’incrocio portando con sé le pareti della navata.

La proprietà fu trasferita dalla Chiesa alla Corona nel 1689, ma ciò non influì sul continuo degrado dell’edificio. Solo nei primi anni del XIX secolo la Corona iniziò il processo di conservazione: la stabilizzazione della struttura proseguì fino alla fine del XX secolo con i grandi miglioramenti alle due torri occidentali.

Cosa rimane oggi?

Dopo la visita, pranzo al volo da Wetherspoons, una catena presente su tutto il territorio che offre piatti decenti a buon prezzo. E si riparte alla volta del b&b Kintrae, dove Jackie e Mike mi aspettano. Gli ultimi 30 kilometri (16.6 miglia) li percorro con la luce già in fase calante. Si sa, al Nord le giornate durano ancora meno di quanto noi italiani siamo abituati.

All’arrivo Jackie mi accoglie con gentilezza e mi illustra le varie procedure dovute al covid, gel per le mani, modulo per la colazione da compilare e consegnare entro le 21, codice per la porta, chiave etc… Il b&b é davvero molto grazioso, confortevole, caldo e ospitale. Le colazioni sono state superbe.

La prima notte con sguardo costante alle 3 app sull’Aurora e i vari gruppi su Facebook, alla prima parvenza di “Forse c’é l’aurora“, opto per uscire e tentare di raggiungere una prima location (che dista ahimè 30min, mea culpa, avrei potuto fermarmi in ben altri punti, altrettanto bui, e piú vicini. Al mio arrivo, oltre al forte vento, sono stata pervasa da un senso di “paura” e ho preferito non rimanere sola e andare altrove.

Poca fortuna per strada, nuvole, vento e pioggia leggera. Dopo un’ora abbondante rientro e vado a letto con un misto di delusione e speranza sul domani.

Giorno 2

Se il giorno prima ho pensato ci fosse vento forte, al mio risveglio non ho potuto che fare a meno di constatare che il vento era doppiamente piú forte.

La colazione precedentemente ordinata mi consola un pó: full scottish breakfast composta da salsiccia, funghi, uovo fritto, fagioli e potato scone, piú pane integrale e marmellata. Succo d’arancia. (gentilmente ho chiesto che non venissero messi alcuni ingredienti previsti nel piatto completo: bacon, black pudding e pomodoro).

Dove si va oggi?

A 10 minuti di macchina , in localitá Portknockie, si trova “Bow Fiddle rock“. E’ un arco marino naturale chiamato in questo modo perché ricorda la punta di un arco di violino. Facilmente raggiungibile, é possibile ammirarlo sia dall’alto della scogliera, che scendendo sulla caletta difronte tramite un sentiero percorribile che non dovrebbe destare troppe preoccupazioni.

Ma il vento…

Osservare l’arco da sopra la scogliera é stato piuttosto pericoloso poiché le fortissime raffiche di vento tendevano a spostarmi e a sbilanciarmi, facendomi perdere l’equilibrio.
No buono.
Quindi se siete in zona e c’é un forte vento, mi raccomando, prudenza!

Lascio l’arco e mi dirigo verso Duffus Castle (ovviamente il mio programma di fare una passeggiata sulla scogliera é andata a farsi benedire visto le condizioni meteo).

Il Castello di Duffus è stato una fortezza-residenza per più di 500 anni, dal 1100 al 1700. Il castello in pietra che vediamo oggi fu costruito nel 1300, sostituendo una precedente fortezza in legno.

Le “mottes” erano comuni in Scozia nel 1100 e nel 1200, prima di essere sostituite da castelli di pietra. Erano fortificazioni, di solito costituite da un mastio di legno sopra un tumulo artificiale. Alcuni avevano anche un cortile o cortile recintato, contenente ulteriori edifici in legno, protetti da un fossato e da una palizzata.

Cosa rimane oggi? Qualche mura esterna. Anche questo castello appartiene all’HES ma l’ingresso é gratuito ed é visitabile in autonomia in qualsiasi giorno e orario. Parcheggio vicino e piccolo snack bar.

Lasciando alle mie spalle il castello, e seguendo la strada per raggiungere delle presunte sculture di pietra, mi imbatto in uno dei motivi che mi riporteranno al nord presto: l’aeroporto militare Raf Lossiemouth. passo proprio sulla strada a ridosso della pista. Purtroppo sabato e domenica non sono giorni di attivitá pertanto non posso neanche sperare di essere sorvolata da qualche aereo.

Procedo.

Lascio l’auto all’ingresso di un terreno recintato e proseguo per raggiungere Scupltures Cave. Purtroppo la combinazione scogliera + forte vento non gioca a mio favore e opto per tornare indietro. Rimango dunque sul lungomare di Lossiemouth e fare due passi, e ormai stremata dal vento rientro al b&b.

La notte non viene registrata nessuna attivitá dell’aurora, io mi consolo mangiando qualche dolcetto della Lidl.

Giorno 3

Il vento sembra essersi calmato almeno un po’, ma io sono sulla via del ritorno. Colazione, stavolta salmone affumicato e scramble eggs + pane e marmellata. Ritiro la mia roba, saluto e ringrazio Jackie e parto alla volta di Slains Castle.

Slains Castle

Dopo poco meno di 100 kilometri di strada raggiungo Slains Castle, un castello MERAVIGLIOSO, in rovina, situato su una scogliera nell’Aberdeenshire.

Il castello di Slains fu costruito negli ultimi anni del XVI secolo dal conte di Erroll per sostituire un’antica residenza di famiglia che era stata distrutta dal re. Rimase occupato fino all’inizio del XX secolo, ma ora è un rudere senza tetto. Poiché il castello era ancora una magnifica struttura alla fine del diciannovesimo secolo, si pensa che abbia influenzato l’autore Bram Stoker nella stesura di Dracula mentre soggiornava in un cottage a Cruden Bay nel 1895.

Anche questo castello é facilmente raggiungibile. Vi é un’area dove si puó parcheggiare (forse una 15 di posti auto) e una strada lunga circa 1/1.5km, che vi porta al castello.

Vale sempre l’avviso: prudenza in prossimita delle scogliere.
Merita senz’altro una bella visita, sia per la costruzione in se’, sia per la sua posizione.
Ingresso gratuito. Aperto, sempre.

L’ultima sosta l’ho fatta nel paesino di Stonehaven ma giusto per mangiare un boccone e fare due passi. Il mio piccolo tour termina cosí, contenta dei posti che sono riuscita a visitare, contenta di aver guidato per cosi tanti kilometri, aver visto paesaggi e colori mozzafiato, e pronta a organizzare una nuova escursione per catturare l’aurora!

Se ti é piaciuto questo piccolo tour, in Exploration puoi trovare altri luoghi interessanti!

.